Storie nell'acqua

Il mare ha accompagnato l’uomo sin dal principio. Ha favorito l’inizio della vita ed è stato strumento e sostegno nella sua evoluzione. Gli esseri umani ne hanno compreso e temuto la presenza ma, insieme hanno accettato di sfruttarlo e di studiarlo, tentando, spesso con modesti risultati, di dominarlo. Gabriele Suma ama il mare, come egli stesso afferma, “spettatore silente della capacità costruttiva e autodistruttiva dell’uomo”, e in questo suo lavoro racconta, ricorrendo ad alcuni esempi, quanto l’uomo ne abbia compreso l’importanza fondamentale: come strumento per acquisire, consolidare ed incrementare il potere politico e militare, come elemento da affrontare con rispetto, ma con l’obbiettivo di piegarlo alle proprie esigenze, come elemento chiave nel volgere a proprio favore conflitti che hanno mutato i rapporti di forza tra i popoli. (dalla prefazione di Maria Alfonzetti)

L'AUTORE
Gabriele Suma (Taranto, 7 maggio 1979), diplomato presso il Liceo Classico “Archita” di Taranto, si è laureato presso l’Università LUISS “G. Carli” di Roma in Scienze Politiche, discutendo la tesi “Flotta senza  ali, perché l’Italia e la Germania non ebbero la portaerei” (vincitrice del concorso nazionale a premi bandito dal Ministero della Difesa - Marina e pubblicata successivamente da Prospettiva editrice). Ha conseguito il Master post universitario di II livello in Studi Internazionali-strategico militari, abbinato al Corso Superiore di S.M. Interforze. Ha partecipato al XXVI Corso COCIM, in Bosnia Erzegovina come Uditore Esterno civile e al VI Corso per Consigliere Giuridico in Diritto Internazionale Umanitario e Diritto delle Operazioni Militari dell’ISSMI (Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze). Appassionato di Storia, scrive sul blog: http://www.storiainpoltrona.com/