Parol a lu vijnt – tra chiant, ris e arraiamijnt

“Il sogno di una vita”. Questo ha rappresentato per Gaetano D’Aloia i l suo libro “Parol a lu vijnt – Tra chiant, ris e arraiamijnt”, in vernacolo palagianese. È lo stesso autore che gioca con sostantivi simili, ma diversi nel loro fonema – dialetto e vernacolo - precisando che i suoi scritti non risentono delle “contaminazioni” di paesi a noi vicini. «Si tratta forse del libro più palagianese, tra quelli da me editi ha affermato l’editore Antonio Dellisanti, perché parla la lingua del popolo». Grande merito di Gaetano è stato quello di aver messo su carta non solo i suoi pensieri, ma anche quelli della gente. Usa un linguaggio semplice, dando spazio al suo essere bucolico, perché costantemente a contatto con la natura, che vive e rispetta. Sfogliare il libro, accarezzandone le pagine, sembra accamparsi, per chi ne ha ricordo, il vecchio braciere circolare, intorno al quale si trascorrevano le serate invernali, prima che il televisore sostituisse il calore e la semplicità dello stare insieme. «Gaetano è un amico di tanti - dichiara Rocco Ressa, già Sindaco di Palagiano - una persona che ha conosciuto e conosce la fatica del vivere quotidiano, visibile anche nelle sue mani callose. È riuscito ad immergersi in un atteggiamento culturale vero, perché la cultura non è solo rappresentata dalle grandi opere, ma si accompagna anche alla lettura della realtà che viviamo, raccontando ed interpretando usi e costumi della nostra terra». Per Maria Grazia Mellone è “un libro non è opera fine a se stessa, ma qualcosa attraverso la quale l’autore si racconta e si dona agli altri. Questo libro fa vibrare le corde dell’anima, perché la poesia di Gaetano scaturisce spontanea dalla vita”. «Il quadro di Pelizza da Volpedo – il Quarto Stato – scrive Pinuccio Stea nella prefazione, esprime meravigliosamente e plasticamente la forza, orgogliosa e serena, delle classi subalterne in marcia verso un destino migliore e più giusto: la figura di Gaetano starebbe a meraviglia in quel quadro, ancora oggi suscitatore di speranza per un mondo migliore» (lib. adatt. da: Giuseppe Favale, D’Aloia presenta “Parol a lu vijnt”, http://www.palagiano.net)

L'AUTORE
GAETANO D’ALOIA (Palagiano, 1960). Ha partecipato a numerosi premi di poesia in vernacolo e in lingua, riscuotendo numerosi consensi. Tre primi posti nei concorsi, a cura del dott. Orazio Catucci, banditi nella città di Palagiano; premio “Città di Mottola” nella Rassegna di pittura e poesia curata da Giovanni Rogante; premio nazionale di poesia e narrativa “Città di Crispiano”, poesia segnalata in lingua “Figlio lontano”; premio TelePunto 5 edizione del “Mago Greguro”, a cura di Giovanni D’Erchia e Franca De Marco. Collabora all’Associazione Teatrale in vernacolo palagianese “Heateria”, curata da Anastasia Aloia e Luigi Ressa.