Maledetto dicembre

18,90 €
Tasse incluse

AUTORE: Massimo Sorgente

GENERE: Romanzo autobiografico

Pagg. 190

ISBN: 9791281575110

Copertina di Pino Caputi

Acquisto con prenotazione copia. In distribuzione dal 4 dicembre 2023

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Massimo era una persona alla mano, riusciva a stare in equilibrio tra ruoli così diversi: l’uomo a cui affidarsi amichevolmente con affetto; l’impresario coscienzioso e professionale a cui rivolgersi per un progetto di lavoro. Anche quella “Simo” pareva essere fatta di una pasta diversa dalle altre “solite” ragazze che sui social postano tutte le stesse cose, e che si omologano ad un unico stereotipo di moda del momento, senza avere una personalità spiccata e che faccia da mordente per l’imprenditore pugliese (romanzo autobiografico, prefazione di Renato Perrini.

L'AUTORE
Massimo Sorgente, imprenditore nel settore delle impermeabilizzazioni edili, è al suo esordio letterario.

NOTE DEL PREFATORE

Massimo Sorgente ha un anno più di me. Ci conosciamo fin da bambini. Abitavamo vicino e giocavamo a pallone insieme. Giocava a centrocampo, io dove mi capitava, l’importante era giocare e fare “casino”. Massimo stava nel gruppo, ma molto spesso veniva emarginato. Reagiva litigando con tutti, specie con “i ripetenti”. Durante l’adolescenza poi il “distacco” è aumentato: disagio, rabbia... tutti avevano paura di lui. D’intelligenza vivace, viveva però per strada. E chi cresce per strada ha una marcia in più, si sa, che in lui si intravedeva specialmente nel lavoro. Ho sempre creduto in lui, mentre tutti l’allontavano o si approfittavano delle sue debolezze dovute al suo stato di bisogno. La fortuna di un uomo sono i veri amici. Farsi la “guerra” è inutile, bisogna aiutare ed aiutarsi. Tanti “tossici” non ce l’hanno fatta. Massimo, invece, ha usato il cervello. È riuscito a riemergere. La storia dei “volantini” è semplicemente geniale! Decise di intraprendere la strada dell’imprenditoria nel settore in cui eccelle, le impermeabilizzazioni, e tappezzò l’intera provincia e non solo. Quando mi ha comunicato che stava scrivendo il suo romanzo, ho pensato subito: “Può funzionare!”. Perché la sua storia è vera, drammaticamente reale. Dovrebbe esser letta nelle scuole. Anzi, Massimo dovrebbe incontrare gli studenti nelle classi e parlare della propria vita, della tossicodipendenza e di come stare alla larga da queste sostanze. L’uso della cocaina è oramai così diffuso che è una vera piaga sociale. Scrivere questo romanzo è una rivincita per Massimo. E lui può dare, attraverso questo libro, il suo contributo affinché i giovani riflettano e rinuncino a far uso di stupefacenti (Renato Perrini).

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