Tra cielo e mare

13,00 €
Tasse incluse

“Tra cielo e mare”,
sospeso tra l’infinito
e l’abisso, e l’orizzonte
come destino,
il giovane poeta
canta la bellezza sensibile
del mondo, del Creato,
quella dell’anima, dell’amore
e del prossimo,
quella spirituale dell’universo e di Dio.

AUTORE: Michele Bianco

Pagg. 88

ISBN 9791281575219

Prima edizione: aprile 2024

Presentazione della prof.ssa
Elisabetta Scalera
Dirigente Scolastico 
Liceo D. De Ruggieri (Massafra)

Prefazione della prof.ssa
Rossella Calabrese
Liceo D. De Ruggieri (Massafra)

In copertina:
elaborazione grafica di Sabrina Mellone

Quantità

L’entusiasmo, la grande disponibilità alla partecipazione e al dialogo, la determinazione contraddistinguono Michele; il suo senso civico, umano e solidale, è già maturo, come naturale sviluppo del concetto di amore. Per l’urgenza poetica è necessario pubblicare, passare dal quaderno al libro, per cui ok, si stampi; e si legga, consapevoli che la giovinezza, di cui non conosciamo la durata, presuppone crescita, cambiamenti, anche contraddizioni, e tutto ciò che ora si è scritto presto sarà riscritto, diverso (dalla Prefazione della Prof.ssa Rossella Calabrese)

L'AUTORE
Michele Bianco è nato a Castellaneta il 23 Aprile 2007, risiede a Massafra e frequenta il IV anno del Liceo Classico “D. De Ruggieri” di Massafra. Nel 2022 ha vinto, con la poesia “Ho sognato ponti costruiti sopra le mura”, la 16° Edizione del Concorso Letterario Regionale “Una Poesia per la Pace” indetta dal Club per l’Unesco di Lucera. Nel 2023, con la poesia “Frammenti sparsi d’aurora”, ha vinto il Primo Premio Nazionale della Notte Nazionale del Liceo Classico. L’elaborato è stato letto in contemporanea in tutti i Licei Classici di Italia la sera dell’evento. Questo il giudizio della commissione: “La poesia “Frammenti sparsi d’aurora” di Michele Bianco ci parla attraverso versi brevi e densi di riferimenti letterari che risultano, però, filtrati e ripensati da una profonda e originale sensibilità e da un maturo senso del verso e della prosodia. La commissione ha apprezzato, oltre alla compiuta architettura stilistica, non solo la sentita rappresentazione della guerra, ma anche il senso di fratellanza nel dolore, il varco di speranza che, vincendo sul disorientamento della morte immatura, insegna l’amore e la pace.”

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