La rivolta antifrancese e l’assedio di Castellaneta descritti nelle cronache di Spagna
AUTORI:
ANTONIO MORETTI - DOMENICO TAMBURRANO
TITOLO: La rivolta antifrancese
e l’assedio di Castellaneta
descritti nelle cronache di Spagna
ISBN:9788898791811
Pagg. 170 Ill. a colori
1503: "Arrivarono i francesi e si accamparono, posizionarono l'artiglieria e spararono due colpi con grande furia e poi un altro colpo. Al comando di Luis de Herrera e Pedro Navarro gli abitanti di Castellaneta (Taranto) insieme ai 300 soldati spagnoli si difesero gettando sugli assalitori pietre, pezzi di legno e altre cose. Alcuni si scagliarono contro chi stava scalando il muro... ".
Capitoli
I. Contesto storico
II. I due Capitani:
- Gonzalo Fernàndez de Còrdoba, Gran Capitano
del Regno di Napoli;
- Louis D’Armagnac, Duca di Nemours
III. Altri personaggi della vicenda
IV. Soldati, armi
V. Fortezze, mezzi di difesa e assedi medievali
- La situazione ecclesiastica meridionale nel periodo viceregnale (1500 – 1734)
VI. Castellaneta tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo
VII. La rivolta antifrancese, l’assedio della città e il mancato “Sacco”
VIII. Castellaneta dopo gli avvenimenti del 1503 - Il tesoro nascosto dei francesi
IX. Vincitori e vinti, il regno di Napoli alla Spagna
X. Conclusioni
GLI AUTORI
Antonio Moretti, nato a Castellaneta il 06 Giugno 1978, è ispettore controllo qualità presso il Gruppo Albini di Bergamo. Appassionato di storia locale e di speleologia urbana, è: fondatore del gruppo di ricerca Castellaneta History Adventure per la promozione del territorio; relatore sulla scoperta della Castellaneta sotterranea al convegno nazionale su "Le Citta ipogee" a Colleferro (Roma) nel 2019; autore per la Rivista "Mathera" e già autore del libro "Castellaneta la città nascosta - Gli ipogei: documenti e nuove esplorazioni" pubblicato nel maggio 2021.
Domenico Tamburrano, nato a Castellaneta il 30 settembre 1961, è impiegato nella Marina Militare Italiana dal 1979. Attualmente con il grado di Luogotenente Aus. Gli ultimi sette anni della sua carriera è stato destinato presso il Castello aragonese di Taranto come addetto all'ufficio cerimonie e visite.