Ulisse e l'elefante
AUTORE: Giuseppe Varlaro
ISBN: 9788898791781
Pagg. 142
Il libro è una carrellata di scherzi, di birbonate, di situazioni paradossali di una banda di ragazzacci che Varlaro nobilita chiamandola “Il Battaglione” ma che ragazzacci rimangono. In questa carrellata viene rappresentata una varia umanità di ragazzi: c’è l’estroso, il leader, il più bravo di tutti, il creativo, quello che inventa e organizza le goliardate, quello che è il più capace con le donne ma anche quello che le busca per primo ed è a sua volta vittima anch’esso dei suoi stessi scherzi, c’è il soggetto di tutti, c’è il più ingenuo, il meno bravo quello che fa parte della banda ma subisce l’angheria degli altri, c’è il braccio destro del capo che è lo stesso Cico (l’autore, n.d.R.). Insomma c’è una varietà di personalità e di caratteri che negli anni ‘60 era normale trovare fra gli studenti di tutte le scuole e che probabilmente oggi non troveremmo più perché la scuola è diventata più seriosa, anche se meno colta, meno spensierata anche se ha meno privazioni e più privilegi di quella di allora. Il libro si snoda per il novanta per cento nel racconto delle goliardate di questa banda di amici per la pelle guidata da Ulisse e fino alle ultime quattro pagine rimani convinto che si tratta di un libro leggero, allegro e spensierato. Poi all’improvviso arrivano le ultime quattro pagine e capisci che il libro è un’altra cosa. È un monumento all’amicizia, ad un’amicizia indimenticabile, quella tra Cico e Ulisse, il ricordo di un rapporto tra due ragazzi che si sono voluti bene, un’amicizia che pro-metteva di essere “per sempre”, la storia di due amici per la pelle che sono stati strappati l’uno all’altro solo dalla prematura fine di uno dei due (dalla prefazione di Mario Guadagnolo).
L'AUTORE
Nasco a Taranto il 25 novembre 1953, città in cui ho vissuto sino al 1972 ed ho frequentato il glorioso liceo scientifico “Battaglini”. Dopo la maturità, mi sono iscritto alla facoltà di Medicina e Chirurgia, presso l’Università di Bologna, dove, nel 1978, ho conseguito la laurea a punteggio pieno. Dal 1976 ho iniziato a frequentare l’Istituto Ortopedico Rizzoli e nel 1980 mi sono iscritto, sempre nello stesso Istituto, al corso di specializzazione in Ortopedia e Traumatologia terminato a pieni voti nel 1984. Dal marzo del 1981 ho lavorato come assistente e poi come aiuto di ruolo presso l’ospedale civile di Pordenone che ho lasciato per ritornare a Taranto nel 2008 come vice primario del reparto di ortopedia del “SS.Annunziata”. Nel 2013 sono stato nominato direttore di struttura semplice, concludendo la mia carriera nella Sanità nel 2018, anno in cui sono andato in pensione. Oltre alla professione, ho diversi interessi, sportivi, politici ed scrivo per diverse testate giornalistiche su sport, musica, sicurezza stradale (istruttore di guida sicura) e politica. La mia più grande passione, però, sono state le gare su circuiti, dapprima in moto, poi in kart. Ho partecipato per 26 anni, sempre al Nord, con discreto successo, a campionati regionali, italiani ed italiani a squadre e a qualche gara internazionale. Dal 2000 ho iniziato a correre in auto, vincendo il campionato italiano prototipi “Formula Driver” nel 2005-2006 . Quando è possibile, partecipo a qualche gara di “Formula Challenge” (Giuseppe Varlaro)