Il soffio del gelso

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AUTORE: Massimo Chiriatti

TITOLO: IL SOFFIO DEL GELSO

ISBN: 9788898791231

Pagg. 272

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Ricco di intrighi e di colpi di scena, “Il Soffio del Gelso” ambientato nella città di Rocca Marzia (l’autore nelle descrizioni dei luoghi si ispira liberamente alla città Martano, in provincia di Lecce) offre al lettore ampie riflessioni, spunti veristici e di scandaglio dell’animo umano.
«La Pasqua è alle porte e nel Salento, dove la primavera è esplosa con profumi inebrianti e colori vivaci ed allegri, il maresciallo Giulio De Marco s'imbatte in una nuova inchiesta - si legge nelle note introduttive al libro - La morte del giovane chitarrista Mirko Casale lo condurrà a scoprire una realtà inquietante in cui droga, perversione, denaro e potere, celati dietro l’influenza di un’antica e misteriosa setta esoterica, corrompono il genere umano, spingendolo in pratiche aberranti e animalesche».

UN PERSONAGGIO E UNA REGIONE DA FICTION TV: 
IL MARESCIALLO GIULIO DE MARCO E LA PUGLIA

L’eclittico maresciallo Giulio De Marco, coadiuvato dai suoi uomini, affronta enigmatiche e intricate vicende accadute a Rocca Marzia, piccolo centro griko delle penisola salentina dove “come in quasi tutte le comunità meridionali d’Italia, nello svolgimento dell’attività investigativa, si scontra con l’atavico fenomeno della reticenza e dell’omertà, e ciò perché il dovere civico di collaborare con gli inquirenti per l’accertamento della verità dalla gente viene inteso come una sorta di infamità, di un volersi impicciare di fatti che ritiene, a torto, che non la riguardino, sicché l’avere a che fare con le forze dell’ordine viene vissuto come un fastidio, un voler cercare guai che, si pensa, avrebbero ripercussioni nei rapporti sociali nell’ambito della comunità” (dalla prefazione a “La punta del vento” a cura del prof. Mario De Marco, opera prima di Massimo Chiriatti). Evidente è la solitudine dell’investigatore, che per venire a capo del bandolo di intricate matasse esoteriche, mistiche e d’intrigo politico-sociale, deve ricorrere ad ogni propria energia, alla formazione ricevuta, a capacità non comuni e di sicura professionalità a cavallo fra moderne tecniche di indagine e “sesto senso” professionale, un mix di fortuna e sagacia. Un romanzo, scritto in maniera immediata e accattivante, dove felicemente Chiriatti riesce a coniugare l’uomo e il carabiniere, qui colti nella dimensione reale, demistificando pregiudizi e luoghi comuni, duri a morire, di diffidenza e di prudente distanza da chi volgarmente viene ritenuto, sempre e comunque, uno “sbirro”. “Le cose, tuttavia, non stanno così, ribadisce in maniera sottintesa il nostro autore, che ci presenta pure un’umanità inedita dell’uomo di Legge, con i personali problemi del proprio vissuto, con i suoi gusti, le sue piccole debolezze, con le sue speranze, con uno stile di vita, però, sempre e comunque vigilato dalla severa formazione che la Benemerita ha saputo infondergli” (cit. Prof. De Marco). È questo, un contributo importantissimo che ci offre Massimo Chiriatti, facendo scaturire dall’analisi e dalla perspicace e meticolosa osservazione di uomini e cose una serie di spaccati esistenziali che si evincono dai vari contesti narrativi, dove si alternano figure simpatiche e inquietanti, donne procaci e “maledette”, comportamenti maschili che non riescono a reggere le complessità del presente con l’altro sesso e con una società dove la libertà dell’essere e del fare viene confusa con l’arbitrio e con la licenza. 

L'AUTORE
Massimo Chiriatti
 (nato a Cellino SanMarco - BR) Laureato in Scienze dell’Amministrazione, luogotenente dei Carabinieri, in capo alla stazione della “Salinella” di Taranto, ha pubblicato nel 2010 il suo primo romanzo, La punta del vento, riedito da Antonio Dellisanti Editore nel 2017. Ha pubblicato, nella collana dei romanzi dedicati al maresciallo Giulio De Marco: Il soffio del gelso (2016) e Il respiro delle onde (2018), entrambi editi dalla Dellisanti

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