L'Italia del cinema dagli anni '60 agli anni '90

25,00 €
Tasse incluse

AUTORE: Domenico Palattella

TITOLO: L'ITALIA DEL CINEMA DAGLI ANNI '60 AGLI ANNI '90
Mito, storie, curiosità
Prefazione di Ciro Borrelli, Interviste a Renato Pozzetto, Gianmarco Tognazzi, Massimo Benenato e Andrea Jelardi

ISBN: 9788898791521

Pagg. 592 - Illustrato

PRIMO POSTO / PREMIO LETTERARIO INTERNATIONAL TOUR FILM FESTIVAL X EDIZIONE - CIVITAVECCHIA/ROMA
SEZIONE SAGGISTICA CINEMATOGRAFICA

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L’Italia del cinema dagli anni ’60 agli anni ’90: mito, storie, curiosità nasce per raccontare i 40 anni più ricchi di trasformazioni sociali, tecnologici, politici e culturali del nostro Paese. Il cinema è da sempre lo specchio della società, di ciò che siamo e di ciò che vogliamo diventare, e mai come in Italia, il suo significato ha avuto una così riuscita applicazione. I 40 anni raccontati in questo libro, hanno come punto di partenza e di arrivo, due pietre miliari del nostro cinema: I soliti ignoti (1958), capolavoro di Mario Monicelli, che dà avvio alla strepitosa stagione della commedia all’italiana; e La vita è bella (1998), immenso capolavoro di Roberto Benigni, che simbolicamente conclude un vecchio e glorioso modo di fare cinema, ma conclude anche temporalmente il ‘900 cinematografico. Quel 1958 è anche l’inizio del boom economico, di una nuova ventata di fiducia che investe la società italiana, ma è anche il periodo di massimo splendore del nostro cinema: da Hollywood vengono nella nostra Cinecittà a girare i kolossal americani e poi tutti in Via Veneto, per la vita mondana della Roma notturna. Nasce così La Dolce Vita di Federico Fellini, che è lo specchio della dolce vita romana del boom economico. Il film diventa il simbolo di un’epoca gloriosa della nostra storia. Sorgono i divi del cinema: Gassman, Manfredi, Sordi, Tognazzi, Chiari, Mastroianni, Franchi, Ingrassia. Insomma gli anni ’60 del cinema italiano sono loro. Come lo sono anche le dive: Loren, Lollobrigida, Cardinale, Lisi. In definitiva, gli eroi del cinema diventano personaggi familiari, che fanno parte delle nostre vite. Negli anni ’70 si realizza poi in parte, quell’inevitabile ricambio generazionale e nascono stelle del cinema come Noschese, Montesano, Pozzetto, Villaggio e ancora per continuare, negli anni ’80 sorgono astri destinati a brillare come Troisi, Verdone, Benigni. Il cinema italiano diventa, insomma, immortale, perché i suoi personaggi sono degli eroi, che entrano a contatto con le nostre vite, che ci rappresentano e che ci fanno sognare. Questo libro è un omaggio accorato e passionale al nostro cinema, ma soprattutto ai personaggi che lo hanno reso immortale, prendendo in esame gli ultimi 40 anni del secolo scorso. La scelta, voluta, di tralasciare quel periodo storico che va da Roma città aperta (1945) al 1958 pre-Soliti ignoti, è dettata dal fatto che, nonostante l’esiguità temporale (soli 13 anni), è un periodo ancora più complesso di quello analizzato, foriero comunque di personaggi ugualmente rimasti nell’immaginario collettivo: Totò, Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi, Vittorio De Sica, ecc ecc… Il libro è diviso in 5 grandi capitoli: gli anni ’60, l’Italia post-sessantottina, gli anni ’70, gli anni ’80 e gli anni ’90. Al termine dei capitoli, alcuni saggi dettati ad approfondire tematiche importanti di quel decennio, o comunque alcune curiosità particolarmente interessanti. Il libro si avvale di 4 interviste prestigiose, atte a ricostruire direttamente la magia dei “40 anni d’oro del cinema italiano” descritte in quest’opera. Le interviste, in appendice, spaziano dalla testimonianza diretta del maestro Renato Pozzetto; a quella di Gianmarco Tognazzi, il quale ricostruisce la carriera e le passioni del padre Ugo; passando per la testimonianza di Massimo Benenato, figlio di Franco Franchi e “figlioccio” di Ciccio Ingrassia; fino a quella letteraria del collega Andrea Jelardi, biografo di Alighiero Noschese. La prefazione è curata dall’esperta penna di Ciro Borrelli; mentre la post-fazione è affidata al giornalista Raffaello Castellano, che, in un breve saggio, ci porta nel cinema degli anni 2000. Altra collaborazione è quella della giornalista Simona De Bartolomeo, che ha approfondito gli anni ’80 dal punto di vista della musica e degli stravolgimenti canori e sonori di quegli anni. Il libro, in conclusione, è aperto ad un sequel (anni 2000) o un prequel (dagli anni ’30 alle soglie degli anni ’60), proprio per l’arco temporale trattato, ma può essere letto anche autonomamente, gustandosi la grandezza di quasi mezzo secolo di storia italiana, attraverso l’arte universale del Cinema.

L’AUTORE

Domenico Palattella. Nato a Taranto il 30 novembre 1988. Giornalista pubblicista, sceneggiatore cinematografico e critico Cinematografico professionista dal dicembre 2015, iscritto al Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI). E’ presidente e socio-fondatore dell’Associazione cinematografica “La Dolce Vita”. Docente di Critica cinematografica e storia del cinema presso alcuni enti pubblici culturali, è stato, per due edizioni (2017-2018), nello staff organizzativo della Mostra del Cinema di Taranto. Direttore Artistico del Festival del Cinema di Taurasi (2018); nonché membro di giuria alla prima edizione del “Moonwatchers Film Festival” (Statte-TA, 2018), è autore dei libri: Arrivederci Rascel: vita e miracoli di un vero artista (Photocity Edizioni, 2014); Le donne del cinema italiano-cento anni di dive senza tempo (Boopen, 2017). Ha scritto i corti Sms da uno sconosciuto (2017), L’avventura di due sposi-oggi (2017); nel 2018 ha scritto e diretto il corto muto La cena di fidanzamento (2018), presentato alla “Settimana del muto” di Pordenone, e il mediometraggio Le dodici sedie (2018). Sempre nel 2018 ha curato la realizzazione del documentario Peppino, uno di noi, dedicato alla figura di Peppino De Filippo, e presentato in prima assoluta al Festival del Cinema di Taurasi, nell’agosto 2018.

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